Marzo 28, 2024
alternative-whatsapp 2014 needweb

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E’ trascorsa solo una settimana da quando Facebook compra Whatsapp e già avvengono i primi trasferimenti di massa verso le alternative più snelle e prive di “piraterie privacy”.

Ebbene si per chi non lo sapesse quella manovra attuata dal leader dei social network Mark Zuckerberg non è stato certo un semplice acquisto di un’app, ma è sempre stato interessato ai nostri dati personali, tant’è vero che basti notare i cambiamenti continui che subisce Facebook quasi ogni 6 mesi, sia in versione desktop che mobile, ma questo la maggior parte degli utenti in rete (circa il 98%) non se ne preoccupa minimamente, perchè l’accettazione dei “termini di di servizio e privacy” si danno per scontati quando l’utente accede di continuo e/o si iscrive su tali servizi online.

Fino ad ora Whatsapp era l’emblema di questo successo, ovvero la prima app del suo genere che era priva di pubblicità e garantiva (almeno nelle sue primissime versioni) la privacy circa i propri dati personali e quasi sempre stabilità sui suoi server, ma subito dopo l’acquisizione da parte di Facebook, qualcosa è iniziata a cambiare, basti notare il rallentamento ed in alcuni casi anche il ritardo di tutte le comunicazioni durante lo scorso weekend.

A partire infatti proprio dallo scorso weekend whatsapp avrebbe perso circa 500.000 utenti tutti trasferiti su servizi simili e fra questi sembra primeggiare #Telegram ossia l’app di messaggistica istantanea che promette maggiore sicurezza e stabilità.

Inoltre non dimentichiamo la nota Viber per Android e Viber per iPhone che ha sempre offerto un buon servizio anche di comunicazione VoIp come Skype. Ancora poi vi sono servizi ottimi come Hangouts di Google, TalkBox e Line.

Per ora però staremo a vedere cosa sceglierà il mercato, ma l’importante in questi casi è sempre avere alternative, perchè ricordate che alle multinazionali ed ai governi, l’unica cosa che sta a cuore, è conoscere la nostra opinione e spiarci, questo lo insegna la storia e basta solo andare a cercare in rete per capire che l’unica minaccia contro la liberta in rete sono proprio loro…pertanto a voi la scelta 😉

 

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