Marzo 28, 2024
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Ecco il Raspberry Pi, un microcomputer inglese che costa solo 35 dollari. È stato presentato al WMC 2012 ed è già diventato un oggetto di culto.

Ci sono voluti oltre 5 anni per poterlo vedere finalmente all’opera, ma ne è valsa davvero la pena. La Raspberry Pi Foundation è nata a Caldecote nel lontano 2006, con l’intento di «promuovere lo studio dell’informatica e di argomenti correlati, soprattutto a livello scolastico, e di riportare uno spirito di divertimento nell’apprendimento del computer». 

Il modello B – in vendita dal 29 febbraio, nelle principali catene di elettronica del Regno Unito si aggira intorno alla modica cifra di 22 sterline, un PC perfettamente funzionante, costituito semplicemente da (ecco le caratteristiche tecniche):

  • una scheda madre con un chip che riunisce un processore ARM11 a 700 MHz
  • un acceleratore grafico VideoCore IV
  • 256 MB di memoria SDRAM 
  • dispone di un’uscita HDMI per poterlo collegare a qualsiasi monitor o TV di ultima generazione
  • due porte USB 2.0
  • scheda di rete
  • un lettore di memory card di tipo SD

schema raspberry

Per l’utente che acquista tale prodotto spetta solo il compito di completare il PC, con tutte le periferiche necessarie per il suo funzionamento e, soprattutto, con il sistema operativo. Si consiglia di installare una qualsiasi versione di Linux o di RISC OS, entrambi gratuiti e testati con successo nel modello in questione. Giusto per farsi un’idea, un Raspberry Pi modello B configurato correttamente regge il confronto in termini prestazionali sia con il più blasonato iPhone 4S, ma anche con tutti quei dispositivi che utilizzano una CPU Tegra 2 di Nvidia.

Dall’azienda sono in arrivo anche altri modelli entro qualche mese, per esempio verrà distribuito il modello A, che si differenzierà dal B soltanto per l’assenza della scheda di rete e per il quantitativo di memoria dimezzato (monterà solo 128 MB e costerà appena 25 dollari).

Inoltre è previsto anche l’uscita di una sorta di bundle, che comprenderà il modello B, insieme ad un KIT composto da:

  • mouse e tastiera wireless
  • una memory card SD con una distribuzione Linux preinstallata
  • un adattatore Wi-Fi
  • un alimentatore Micro USB (si alimenta come un comune cellulare)

Il tutto a meno di 80 dollari. Da questi prezzi si evince chiaramente che il target a cui si rivolge tale prodotto non sia la massa, ma in particolare si rivolge alle scuole e tutti gli istituti scolastici (pubblici o privati), infatti non esiste istituto scolastico in Europa che non possa permettersi i computer Raspberry Pi, sia per gli uffici che per i laboratori degli studenti. Ma tali PC possono tranquillamente approdare nei salotti delle nostre case, magari sotto forma di media center low cost.

Ecco un video dimostrativo:

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