Marzo 29, 2024
logbox

Il guardiano della rete

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Il guardiano della rete

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Si chiama Logbox ed è considerata come una scatola nera per l’accesso alla rete. Il progetto è nato dalla collaborazione di una comunità di hacker etici italiani (primo fra tutti Fabio Ghioni) ed è stato definito il “grande padre”.

Ma cos’è effettivamente Logbox? E’ uno strumento che dovrebbe rivoluzionare le tecniche di lotta al cyber crime, ma che di fatto sta facendo molto discutere di sè, in effetti consiste in un software che dovrebbe essere installato in ogni computer e dovrebbe raccogliere le nostre “impronte digitali”, ossia tutti i contenuti che visualizziamo durante la navigazione. In pratica dovrebbe funzionare come un sistema di monitoraggio diffuso in grado di identificare l’utente e rintracciare tutti i suoi movimenti nell’ambito di transazioni elettroniche di qualsiasi genere.

Il suo scopo sarebbe quello di superare l’attuale modalità di logging e la condizione di non accountablity e pseudo-anonimato, che spesso impedisce di attribuire agli individui precise responsabilità per le loro azioni compiute all’interno della rete Internet.

Insomma questo si prospetta un utile rimedio contro la pedopornografia e qualsiasi abuso in rete compreso per esempio lo stalking, ma in questo modo però si potrebbe anche rischiare di andare ben oltre l’uso benevolo di tale strumento, infatti se messo nelle mani sbagliate si rischierebbe di superare ulteriormente la soglia privata di ogni cittadino e probabilmente con il tempo potremo dimenticare tutti di avere un minimo di privacy.

Foto: tratta dal sito di Fabio Ghioni (http://www.fabioghioni.net)

 

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