Aprile 19, 2024
prevenire un terremoto

 prevenire un terremoto

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 prevenire un terremoto

Negli ultimi giorni (come ogni volta che accade un terremoto) si è parlato tantissimo fra i media, ma anche fra la gente comune, di terremoti e scosse registrate in Italia, soprattutto sui social network.

In questi casi però la cosa che personalmente mi salta subito in mente, è che ancora in questi giorni, con tutte le tecnologie a disposizione, mi chiedo, ma l’uomo davvero non è ancora in grado di prevedere i terremoti!?!

Ebbene, io credo che come per altri settori commerciali (come per esempio la medicina), non ci sia una buona informazione in merito, ma anzi, a volte sembra troppo “filtrata”…

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…quindi com’è possibile che non possiamo fare qualcosa per proteggerci meglio da questo grande pericolo? magari migliorando notevolmente la nostra sensibilità nel percepire le prime scosse, cosa che ci permetterebbe di vivere, o per lo meno di stare più tranquilli in casa, sapendo che in caso di evento sismico, si potrebbe essere allertati con un pò di vantaggio rispetto ai “metodi usuali”, ovvero la sensibilità personale nel percepire i terremoti, che come si sa cambia da persona a persona e non sempre è in grado di avvertirci giusto in tempo.

 scala mercalli vs richter

La Scala Mercalli visibile nell’immagine in alto (qui link su Wikipedia), enuncia chiaramente che la nostra capacità di percepire i terremoti è molto scarsa, perciò sarebbe importante oggi munirsi di un apparecchio di sicurezza nelle case e nei luoghi di lavoro, che ci aiuterebbe a salvarci in tempi adeguati.

Una simile invenzione esiste ed è già stata realizzata, subito dopo alcuni anni del Terremoto dell’Irpinia, da un inventore (che ha vissuto l’esperienza in prima persona) riconosciuto ed approvato anche al Salone Internazionale delle Invenzioni di Ginevra.

Questo rivelatore di onde sismiche è molto più sensibile nel percepire le scosse rispetto alle persone sveglie, perciò ci può permettere, sicuramente, di avere un vantaggio temporale, soprattutto durante il sonno e di notte quando solitamente dormiamo, oppure quando vi sono scosse un pò più leggere (di minore intensità) che come spesso accade, precedono quelle più forti (di maggiore intensità).

L’invenzione in oggetto, trattasi di un congegno automatico, pensato e progettato per essere utilizzato nel campo della prevenzione antisismica, quindi per funzionare quando accadono i terremoti.

Esso lancia l’allarme, accende luci di emergenza estraibili, (utili in caso di black-out notturni), può essere collegato, (attivandoli), a degli opportuni dispositivi capaci di bloccare istantaneamente il gas (fuori dagli appartamenti), gli impianti di riscaldamento ed i depositi di carburante, gli ascensori, i cancelli elettrici, etc. (nella foto in basso l’inventore che mostrava all’epoca una breve presentazione del funzionamento di tale apparecchio antisismico).

invenzione antisismico

Il dispositivo è stato testato per non dare mai falsi allarmi, può funzionare a batterie comuni o ricaricabili, che esso non scarica mai, perché quando è in posizione di attesa è spento ma si accende (automaticamente) e svolge la sua azione quando avviene un terremoto, insomma un allarme “just in time”, ideale da considerare in situazioni di vantaggio per trovare un migliore rifugio o una scappatoia per evitare il rischio di rimanere bloccati in casa, o peggio sotto le macerie in caso di forti terremoti.

Infatti è ormai constatato che in tali circostanze, a volte, guadagnare anche pochi secondi può essere di vitale importanza. Questa invenzione (creata già negli anni 80) e magari migliorabile con alcuni accorgimeni agli attuali tempi, potrebbe ridurre considerevolmente il numero di morti e feriti, ed evitare anche tanti danni di tipo minore (come per esempio incendi, gente bloccata, ecc.).

Ma come funziona? 

La sua equi-sensibilità alle scosse sismiche, provenienti da qualsiasi direzione (in senso sferico) garantisce l’attivazione del meccanismo alle primissime scosse; la sua sensibilità va fissata al momento dell’installazione e richiede pochissima manutenzione, (solo un controllo) ogni due o tre anni circa.

Se interessati a contattare l’inventore o per maggiori info cliccate qui 

Se avete gradito la segnalazione condividete sui social, grazie! Tornate a visitare needweb.it, vi aspetto sempre più numerosi per segnalarvi le maggiori novità dal web 😉

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